Conservatosi in un único manoscritto autógrafo della Biblioteca Estense di Modena, mutilo e alquanto corroso, e che per di piü non riporta la redazione definitiva, ma presenta varié cancellature e aggiunte, e manca di una terza parte, finale, forse solo progettata, il lunghissimo poema di 16 canti e ben 37.535 versi alessandrini misti ad endecasillabi "Líber. . . Atile fragelum dei translatattus de crónica in lingua Francie”, scritto dal notaio bolognese Nicoló da Casóla tra il 1358 e presumibilmente il 1368, mentre era esule nel Veneto e poi a Ferrara, se ha avuto qualche fortuna ai suoi tempi e ancora fino al sec. XVI, non é stato altrettanto fortunato in seguito e a livello, non piü e non soltanto popolare, ma scientifico.