Riprendendo alcune osservazioni di Moquin-Tandon (1853) di Claparède (1858) e di Garnault (1887), venni portato dal mio esame microscopico a ritenere effettivamente che una certa struttura, riscontrabile sulla faccia interna del mantello, presso il suo margine anteriore, ispessito, sia un organo residuale di una antica branchia, ora scomparsa, ma funzionante nelle forme progenitrici degli attuali Cyclostomi. L’organo starebbe dunque a rappresentare un’altra, e molto significativa, prova delle avvenute trasformazioni morfologiche e funzionali che accompagnano, nell’evoluzione, i mutamenti di ambiente subiti.