In Argentina, a cavallo della crisi economica del 2001, circa 200 fabbriche sono state occupate dai lavoratori e rimesse in produzione. Questo articolo si occupa del processo di riorganizzazione del lavoro che ha fatto seguito all’occupazione della fabbrica, cercando di discuterne le conseguenze teoriche attraverso un lavoro di ricerca condotto di recente in quattro fabbriche autogestite dai lavoratori.
L’atto di occupare una fabbrica, da’ spazio al controllo della produzione da parte dei lavoratori e ad un sistema di decisioni piu’ democratico e collettivo. Ma la necessita’ dei lavoratori di competere in un mercato tende a ridurre la sfera della decisione collettiva, portando ad una centralizzazione del potere e ad una divisione tra lavoratori addetti alla produzione ed alla direzione/amministrazione dell’impresa. Tutto cio’ rende piu’ difficile per i lavoratori la possibilita’ di un lavoro maggiormente arricchente, meno intenso e logorante.