In diverse delle specie di Anfibi che divennero oggetto, finora, di singole ricerche sulle caratteristiche del ciclo sessuale annuale fu posta già in rilievo l’influenza esercitata dai fattori climatici (so pratutto dalla temperatura ambientale) oltre che sulla fregola e sui caratteri sessuali secondari periodici anche sull’attività gametogena della gonade, specialmente su quella maschile (Galgano ’35, ’36, '40, ’41, ’42; Cei '42) ; si cercò inoltre di mettere in evidenza i rapporti tra questa correlazione climatico-genitale e la possibile azione ormonale ciclica ipofisaria, dovuta alle secrezioni gonadotrope della pituitaria anteriore.
A questo riguardo io esaminai, e ho tuttora in studio, una forma tipica —che è proprio la notissima Rana temporaria L.— dove il clima sembra aver reagito in maniera del tutto particolare sulla fisiologia del ciclo sessuale e fino alle conseguenze estreme, permettendo infatti lo stabilirsi di una vera ereditarietà del ciclo stesso, resosi aderente e in senso assoluto, da un certo punto di vista, alle stagioni dell’habitat naturale (Witschi ’24: Cei ’42).